3–6 novembre 2022
The Others Art Fair
Pad. 3, Torino Esposizioni
The Others, a cura di Eleonora Aimone. Si tratta di una bipersonale degli artisti siciliani Filippo La Vaccara e Francesco Costantino, che da tempo conducono una diagnosi espressiva sulla questione identitaria di ciascuno, quindi di noi stessi e degli altri; da qui il titolo che presenta una curiosa omonimia con il nome della fiera stessa.
La ricerca dei due artisti è intesa come osservazione, contemplazione, identificazione e infine smarrimento nell’altro, non per mutilarsi di sé stessi, bensì per ricongiungersi con sé stessi, ricchi di un nuovo viatico. Attraverso gli sguardi vivi delle teste in ceramica, fatte per essere scrutate tutto il tempo che occorre, così come le inadeguate creature e maschere di carta di Filippo La Vaccara; o mediante i ritratti di Francesco Costantino, dall’incredibile sintesi grafico-pittorica, che sembrano chiedere in prestito la voce all’osservatore, volersi esprimere tramite esso e pervaderlo della loro misteriosa essenza. Un paradigma di variegata esistenza sospesa nel tempo immoto del grande orologio, che non cessa di fare da monito ad ogni forma di vita, e di cui solo l’Arte può arrestare l’inesorabile scorrimento.
3–6 novembre 2022
The Others Art Fair
Pad. 3, Torino Esposizioni
The Others, a cura di Eleonora Aimone. Si tratta di una bipersonale degli artisti siciliani Filippo La Vaccara e Francesco Costantino, che da tempo conducono una diagnosi espressiva sulla questione identitaria di ciascuno, quindi di noi stessi e degli altri; da qui il titolo che presenta una curiosa omonimia con il nome della fiera stessa.
La ricerca dei due artisti è intesa come osservazione, contemplazione, identificazione e infine smarrimento nell’altro, non per mutilarsi di sé stessi, bensì per ricongiungersi con sé stessi, ricchi di un nuovo viatico. Attraverso gli sguardi vivi delle teste in ceramica, fatte per essere scrutate tutto il tempo che occorre, così come le inadeguate creature e maschere di carta di Filippo La Vaccara; o mediante i ritratti di Francesco Costantino, dall’incredibile sintesi grafico-pittorica, che sembrano chiedere in prestito la voce all’osservatore, volersi esprimere tramite esso e pervaderlo della loro misteriosa essenza. Un paradigma di variegata esistenza sospesa nel tempo immoto del grande orologio, che non cessa di fare da monito ad ogni forma di vita, e di cui solo l’Arte può arrestare l’inesorabile scorrimento.
Galleria Susanna Occhipinti
Via Napoleone Colajanni 9–11, Ragusa
Galleria Susanna Occhipinti
Via Napoleone Colajanni 9–11, Ragusa